giovedì 24 gennaio 2013

Dona Flor e i suoi due mariti




Titolo: Dona Flor e i suoi due mariti
Autore: Jorge Amado
Edizioni Garzanti  1966
p524


Per chi: vuole perdersi nei meandri di una Bahia colorata dall'erotismo, dalla cucina e dalla bonarieta' mista alla follia del popolo del Brasile

"Lui si occupa della tua virtù, del tuo onore, del tuo rispetto...lui è il tuo volto mattutino, io sono la tua notte, l' amante di fronte al quale non hai né possibilità di fuga, né forza. Siamo i tuoi due mariti, i tuoi due volti, il tuo sì e la tua negazione. Per essere felice hai bisogno di tutti e due. Quando eri sola con me, avevi il mio amore ma ti mancava tutto, e quanto soffrivi! Poi avesti solo lui: avevi tutto, non ti mancava nulla, e soffrivi ancora di più. Ora, si, sei dona Flor intera, come devi essere."

Dona Flor e' una donna e in quanto tale è piena di contraddizioni. Vadinho, bohemien, giocatore d'azzardo e donnaiolo e' il primo amore di Dona Flor e per questo lei lo ama di un amore folle e disperato, ma passionale fino al punto di bruciarle sulle labbra come peperoncino. Teodoro e' il marito perfetto: farmacista dedito al lavoro, pieno d'attenzioni verso l'amata e fedele fino all'eccesso. 
Bahia, splendida citta' del Brasile, e' qui divisa tra le pulsioni materiali del sesso, del gioco e della mondanita' e la morale retrograda di un paese antico, pieno di tradizioni e superstizioni.
Come in una delle piu' deliziose ricette della protagonista, Amado calibra il piccante di una sessualita' rossa come un peperoncino con la soavita' delle bellezze del Brasile; le amarezze della vita che come cacao sono sul subito amare, appunto, ma poi lasciano in bocca un gusto speziato piacevolissimo; l'acido delle comari con i loro pettegolezzi e la dolcezza dell'amore che come un latte di cocco va strizzato fino all'ultima goccia.
Per una vita saporita abbiamo bisogno di tutti questi sapori e cosi' anche Dona Flor.


  • Gusto: cremoso e denso come l'avocado
  • Vista: variopinto come un cesto di frutta tropicale, rosso e nero come i colori della roulette che a volte fa vincere a volte perdere
  • Olfatto: dolce come un mango maturo, acre come il sudore dopo una notte di sesso, speziato come la moltitudine di differenti personalita' che si possono incontrare nella vita.
  • Suono: le melodie della lingua portoghese che accompagna morbida le notti in cui la luna s'immerge nell'oceano, le serenate scapestrate di Vadinho e le sonate pompose e precise del fagotto di Teodoro
  • Tatto: liscia e ruvida, asciutto e bagnato come un cocco intero (esterno ed interno)








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